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“Equa, inclusiva e di qualità”: così dovrebbe essere la scuola del futuro secondo Manuele Bertoli e i suoi fedeli al DECS. Ma siamo davvero certi che sarà questo il risultato delle riforme promosse dal ministro socialista? E soprattutto, crediamo davvero che siano questi i principi a cui si ispireranno Governo e Parlamento quando verranno chiamati a tradurre in realtà il progetto elaborato dal Dipartimento?
Per sbrogliare la matassa di questo complesso garbuglio che è il processo di riforma della scuola dell’obbligo ticinese, il SISA organizza una giornata di studio aperta a tutti gli interessati.
A partire dai due assi riformatori (il nuovo “Piano di studi della scuola dell’obbligo” e il progetto “La scuola che verrà”), esamineremo e discuteremo insieme i principali punti critici dei piani elaborati dal DECS. In particolare, ci soffermeremo sui seguenti aspetti:
- L’approccio per competenze: rivoluzione progressista in ambito pedagogico o applicazione delle direttive del padronato?
- La valutazione e la “cartella dell’allievo”: al servizio dell’allievo o del datore di lavoro?
- Eterogeneità e differenziazione pedagogica: eredità dei sistemi scolastici nordici o strumento di ulteriore selezione sociale?
- Autonomia d’istituto: promozione di un ambiente comunitario o pericolosa aziendalizzazione del sistema scolastico?
A partire dagli interventi dei relatori, cercheremo di mettere a fuoco questi interrogativi e discuteremo, tra le altre cose, della strategia da mettere in campo per evitare che questa opportunità si trasformi in un massacro del diritto allo studio.
Leggi di più qui sulla posizione attuale del SISA in merito alle riforme scolastiche attualmente in fase di discussione e di applicazione.
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