Il Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA) ha preso atto con cauto interesse la proposta delle FFS mirata a migliorare il trasporto pubblico rivolto ai giovani. Benché da un lato si vogliano integrare le zone urbane, andando di fatto ad estendere la validità dell’abbonamento offerto, non è ancora chiaro quali siano le strategie delle FFS riguardo a questo cambiamento e se lo stesso comporterà un aumento dei costi.
Nel corso degli ultimi anni le FFS si sono distinte per il peggioramento del servizio offerto, frutto di una logica puramente aziendale che non tiene conto del servizio che deve rendere alla popolazione. Colpiti dai disservizi dell’ex regia federale ci sono stati anche i giovani studenti d’Oltralpe, che con l’apertura di Alptransit si sono visti sopprimere il treno delle 19.10, uno dei più sollecitati dalla popolazione studentesca. Infatti i treni domenicali dopo le 19.00 peccano di un problema strutturale: l’offerta in quella fascia oraria è insufficiente per permettere ai giovani di viaggiare tranquillamente, siccome spesso e volentieri i convogli sono affollati a tal punto da rendere impossibile un servizio decente. Fortunatamente le FFS, a seguito di una petizione lanciata dal sindacato, hanno ritrattato la loro decisione.
Sorprende perciò questa attenzione particolare verso i giovani da parte delle FFS, che quale tuttavia fanno sapere per nota stampa che “il prezzo dell’abbonamento Seven25 non è ancora stato deciso e verrà discusso nel corso delle prossime settimane”, lasciando aperte le porte all’aumento dei costi di trasporto per gli studenti e le famiglie. Famiglie che nel corso degli scorsi anni si sono viste aumentare il carico finanziario legato alla formazione a causa dell’incremento delle rette universitarie e alla diminuzione del reddito disponibile provocato dell’innalzamento dei costi della vita. D’altra parte, l’attuale abbonamento Binario 7 non è purtroppo utilizzabile da tutte le persone in formazione, dal momento che può essere ottenuto solo fino ai 25 anni di età: oltre questa soglia, si è costretti a pagare le esorbitanti tariffe stabilite per i passeggeri adulti (poco importa se gli studenti non percepiscono un reddito come la maggioranza degli altri utenti…).
Il SISA rivendica da anni e continua a rivendicare la gratuità dei trasporti pubblici per i giovani in formazione, recentemente rilanciata dalla petizione formulata dal coordinamento cantonale per lo sciopero del clima, e in questa situazione rimarrà vigile fino alle prossime indicazioni delle ferrovie federali. Nel caso in cui l’introduzione del nuovo abbonamento Seven25 dovesse trasformarsi nell’ennesima occasione per fare cassa sulle spalle degli studenti, non mancheremo di far sentire la nostra voce per rivendicare un vero diritto alla mobilità per tutte le studentesse e tutti gli studenti.