Il Sindacato Indipendenti degli Studenti e Apprendisti (SISA) ha preso atto con soddisfazione della recente decisione del Consiglio comunale della città di Lugano di aumentare da 29 a 40 il numero di posti di formazione nel proprio organico. Ricordiamo che la proposta, approvata nell’ambito della discussione del Preventivo 2020, è stata presentata con un emendamento dal consigliere comunale Edoardo Cappelletti (PC) e sostenuta all’interno del legislativo dall’area rossoverde e dal gruppo leghista.
Si tratta di un passo necessario verso la valorizzazione dei giovani in formazione, che risponde ad una necessità sociale estremamente chiara viste le incertezze occupazionali della popolazione giovanile. È dunque fondamentale che sia in primis l’ente pubblico, come da noi a più riprese richiesto, ad assumersi l’importante e strategico ruolo di preparare i giovani affinché possano entrare nel mercato del lavoro con una qualifica solida. Tale ruolo diviene ancor più necessario se si prende in considerazione la grave situazione in cui versa il mercato del lavoro ticinese, in cui il padronato approfitta della competizione tra i lavoratori, del basso costo della manodopera giovanile e della sua scarsa sindacalizzazione, mettendo quindi a repentaglio la qualità della formazione, il futuro dello stesso giovane e alimentando i conflitti intergenerazionali dovuti ai fenomeni di sostituzione e prepensionamento!
Tuttavia, tenuto conto dell’aspetto numerico, ci aspettiamo che le amministrazioni pubbliche curino nel dettaglio la formazione pratica di apprendisti e stagisti e garantiscano loro delle condizioni di lavoro dignitose. Frequenti ormai sono i casi di sfruttamento e di mancata attenzione alla qualità della formazione, casi che non si presentano purtroppo solo nell’ambito dell’economia privata ma che al contrario sembrano generalizzarsi anche all’interno delle amministrazioni pubbliche. Per quanto concerne la Città di Lugano, il sindacato studentesco è ad esempio a conoscenza di casi in cui degli stagisti sono stati pagati la miseria di 250 CHF al mese, pur svolgendo compiti di una certa responsabilità e di grande impegno, benché la Divisione della Formazione Professionale inviti già dal 2006 a versare agli stagisti un minimo salariale di 400 CHF!
Al fine di ampliare ulteriormente il numero di posti di qualità per persone in formazione e di garantire loro delle condizioni di lavoro e di studio realmente dignitose, il SISA richiede a tutte le amministrazioni pubbliche e a tutti gli enti parapubblici (sia a livello comunale che cantonale) di:
- Portare ad un minimo del 5% il numero di posti di formazione sul totale del proprio organico;
- Garantire un numero sufficiente di formatori per seguire apprendisti/e e stagisti/e nella loro formazione professionale;
- Stabilire un minimo salariale di 500 CHF/mese per le/gli stagiste/i e di 1000 CHF/mese per le/gli apprendiste/i, da aumentare progressivamente sulla base degli anni di formazione già svolti.
- Aumentare da 5 a 7 le settimane di vacanza annuali per le/gli apprendiste/i.