Il Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA) ritiene che, visti i dati di pre-consuntivo, che determinano un disavanzo pubblico minimo, il Consiglio di Stato ha dimostrato una totale mancanza di serietà politica. Alla luce di questi risultati non rivendichiamo solo zero tagli nel settore educativo e nessuna penalizzazione del personale pubblico, ma pure il ritiro totale della manovra finanziaria.
Va ricordato che questi risultati sono dovuti anche ai sacrifici che studenti e lavoratori sono stati chiamati a fare negli anni scorsi e contro cui il 25 novembre 2004 duemila studenti erano scesi in sciopero. Non abbiamo mai ritenuto la situazione finanziaria del Cantone grave come faceva credere alla popolazione il governo negli ultimi anni: solo un neoliberista fanatico non può concepire che lo Stato si indebiti per favorire il servizio pubblico! Va poi ricordato che mentre i politici borghesi promuovevano sgravi fiscali ai ricchi, nel contempo chiedevano ai cittadini di accettare tagli e diminuzioni di servizi.
Domenica 21 settembre si riunirà il Comitato Centrale del SISA e delibererà la linea politico-sindacale concreta che la nostra organizzazione perseguirà nelle prossime settimane. E’ già però fin d’ora chiaro che in questo contesto al governo rimane solo una possibilità : ritirare tutte le proposte di tagli e sviluppare una nuova politica economica che non tratti l’ente pubblico come un’azienda privata. Se questi segnali di buona volontà non ci saranno, il SISA non esclude di dichiarare lo stato di agitazione studentesca nelle scuole.