Sabato 27 aprile il Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA) si è riunito in assemblea per preparare il percorso d’avvicinamento allo sciopero delle donne del prossimo 14 giugno. In presenza di rappresentanti di numerose scuole superiori del cantone, si è discusso dell’organizzazione della mobilitazione e del problema delle disparità di genere all’interno della scuola ticinese.
Se il numero di donne che seguono dei percorsi di studio di alto livello è in forte crescita da vari decenni, queste rimangono però confinate ad alcuni ambiti reputati tipicamente “femminili”. Nella formazione professionale, più dell’80% delle apprendiste lavora nel commercio o nei servizi sanitari e sociali, mentre a livello universitario le studentesse sono presenti in gran numero nelle scienze umane e sociali, mentre sono sottorappresentate nelle scienze esatte, tecniche e economiche. D’altra parte, il Ticino si situa in testa alla classifica intercantonale per disparità di reddito tra diplomate e diplomati: ad esempio, tra coloro che hanno terminato l’università, gli uomini ticinesi presentano un reddito mediano lordo che supera del 40% quello delle donne (in Svizzera, la stessa percentuale ammonta al 32%)! Anche nei risultati scolastici le femmine appaiono sfavorite: secondo i risultati degli ultimi test PISA, esse mostrano dei punteggi nettamente inferiori a quelli dei maschi in matematica e nelle scienze naturali.
Per rispondere a queste disparità formative e retributive, l’assemblea ha ribadito il proprio sostegno alle 5 rivendicazioni elaborate dal comitato centrale del SISA lo scorso 3 marzo:
- A parità di diploma, parità di salario: vogliamo più controlli e più sanzioni contro le disparità salariali!
- Introduzione dell’educazione interdisciplinare di genere nelle scuole ticinesi, sul modello dell’“école de l’égalité” adottata nella Svizzera romanda.
- Inclusione di più personaggi femminili nei programmi e nei manuali scolastici.
- Approfondimento del corso di educazione sessuale da un punto di vista affettivo e del piacere.
- Introduzione di un mediatore indipendente e designato dal corpo studentesco per segnalare e prevenire abusi, commenti e comportamenti sessisti nelle scuole.
La lotta studentesca per una scuola paritaria e emancipatrice va di pari passo con quella delle lavoratrici per il raggiungimento della parità salariale e dei pieni diritti sociali che assicurino una reale emancipazione sociale del genere femminile. Per questa ragione, il SISA parteciperà, come da tradizione, al corteo sindacale del 1° maggio e allo sciopero delle donne del 14 giugno, due occasioni in cui tornare a ribadire l’unità d’intenti tra movimento studentesco e movimento operaio.