Giornate autogestite 2022: proponi le attività del SISA!

Dopo la storica vittoria dello scorso giugno (quando il parlamento cantonale ha deciso di introdurre nei regolamenti scolastici il diritto ad almeno due giornate autogestite in ogni scuola superiore), il SISA torna a fare la sua parte per sostenere l’organizzazione di questo importante momento d’autodeterminazione, di partecipazione e di discussione critica nelle scuole ticinesi. Al contempo, la scorsa assemblea generale del SISA, tenutasi lo scorso 2 ottobre, ha stabilito come priorità quella di rafforzare il diritto all’autodeterminazione studentesca. È stata pertanto attivata un’apposita cellula tematica che sta attualmente elaborando un’azione per rendere sostanziale questo diritto nelle scuole ticinesi: partecipa anche tu, contribuisci alla lotta ed entra nel gruppo WA!

Ecco dunque la nostra lista di attività per quest’anno scolastico, a cui siete tutte/i invitate/i a fare ricorso per proporre le conferenze e i cineforum che più vi interessano e che affrontano i temi che ritenete più urgenti.


Conferenze

TitoloStudenti in sciopero: storia, documenti e filmati
RelatoreMassimiliano Ay, fondatore del Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA) e autore del libro “Sindacalismo studentesco” (InfoGiovani, 2009)
Contattomaxarifay@gmail.com ; 079 374 68 80
MaterialeLettore DVD + lettore VHS e beamer
DescrizioneNel nostro Cantone gli studenti sono stati spesso protagonisti di lotte importanti: scioperi studenteschi, manifestazioni, occupazioni di scuole, assemblee, ecc. Conosciamo un po’ più da vicino – anche con l’ausilio di filmati – i movimenti studenteschi ticinesi dell’ultimo decennio (e oltre): le loro rivendicazioni, i loro metodi, le loro speranze e le loro conquiste. L’attività si propone anche di presentare e discutere sull’utilità per gli studenti di sviluppare un proprio sindacato (come i lavoratori).
TitoloLa Scuola di Barbiana: un’esperienza educativa alternativa
RelatoreDavide Rossi, docente e giornalista
Contattomaxarifay@gmail.com ; 079 374 68 80
MaterialeLettore DVD + lettore VHS e beamer
DescrizioneLa Scuola di Barbiana di don Milani (la cui esperienza è raccontata nel libro “Lettera a una professoressa”) era una scuola particolare, creata per accogliere i figli dei contadini caduti vittima della selezione. A Barbiana si creò una scuola senza voti e senza la paura degli espe, una “comunità auto-educante”. Don Milani era un prete scomodo, l’ideatore di una pedagogia alternativa, basata sulla libertà e sulla virtù di… disobbedire!
TitoloLe giornate autogestite che furono
RelatoreMassimiliano Ay, organizzatore delle Giornate Autogestite al LiBe del 2001
Contattomaxarifay@gmail.com ; 079 374 68 80
MaterialeBeamer e connessione internet (accesso a Youtube)
DescrizioneÈ dal 1996 che in alcuni licei ci sono le giornate autogestite, un momento di libertà ma anche di responsabilizzazione. Come si sviluppa questo movimento e quali difficoltà ha dovuto superare per arrivare fino ad oggi? Attraverso aneddoti, documenti e filmati del passato cerchiamo di analizzare l’evoluzione dell’autogestione studentesca che negli ultimi anni è giunta anche alla SCC e al LiLu2.
TitoloIl ’68 in Ticino: sulle tracce della contestazione studentesca
RelatoreZeno Casella, laureato in storia e già coordinatore del Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA).
Contattozenocas@bluemail.ch ; 079 839 50 32
MaterialeBeamer
DescrizioneA cinquanta anni dagli avvenimenti dell’anno “cardine” del 1968, ritorniamo sulle tracce della contestazione studentesca in Ticino: una storia poco conosciuta, anche se certamente degna di nota. Attraverso le immagini e i documenti originali dell’epoca ripercorreremo le principali lotte studentesche ticinesi dal 1968 al 1977 (segnate da occupazioni, sgomberi di polizia, negoziazioni e cortei di protesta), discutendone le rivendicazioni, le forme d’organizzazione e i risultati.
TitoloMassificata e mercificata: come è cambiata la scuola
RelatoreRudi Alves, studente di sociologia all’Università di Ginevra e coordinatore del Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA).
Contattoalves.afonso98@gmail.com ; 076 401 05 98
MaterialeBeamer
DescrizioneA partire dalla fine della seconda guerra mondiale, l’istruzione nei paesi occidentali è stata oggetto di profondi e radicali mutamenti, che hanno determinato l’attuale impostazione dei sistemi scolastici europei. In particolare, si ripercorreranno i decenni successivi al secondo dopoguerra (durante i quali la scuola pubblica venne sostanzialmente ampliata e innovata, dando luogo alla “massificazione degli studi”) e quelli più recenti, dagli anni ’80 ai giorni nostri (dove il diritto allo studio è sempre più minacciato da austerità e privatizzazioni).
TitoloLa guerra civile spagnola e i combattenti ticinesi nelle brigate internazionali: storia e testimonianze
RelatoreLevi Morosi, laureato in storia all’Università di Friburgo.
Contattolevi.morosi@unifr.ch ; 079 630 05 52
MaterialeBeamer
DescrizioneQuesta conferenza vuole promuovere la conoscenza di un conflitto di cui si parla poco, malgrado abbia contribuito al rafforzamento dei regimi fascisti, in vista dello scoppio della seconda guerra mondiale. Il secondo motivo d’interesse verso questo tema, forse il più importante, è quello di valorizzare una pagina molto poco conosciuta dell’antifascismo ticinese. Dopo l’inizio della guerra di Spagna, infatti, circa un’ottantina di ticinesi si recarono nella Penisola iberica per combattere contro l’autoritarismo di destra: ciononostante, tornati in patria, vennero in molti casi rinchiusi in galera e marginalizzati. La loro storia non deve essere dimenticata.
TitoloPaulo Freire e la “pedagogia degli oppressi”
RelatoreZeno Casella, laureato in storia e già coordinatore del Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA).
Contattozenocas@bluemail.ch ; 079 839 50 32
MaterialeBeamer
DescrizioneBrasile, primi anni ’60: il professore universitario Paulo Freire organizza delle scuole popolari per insegnare a leggere e scrivere ai contadini e agli operai analfabeti che popolano le regioni più povere del paese. La sua attività a favore dei più deboli gli valgono la persecuzione da parte delle autorità militari che governano il Brasile dopo il 1964, costringendolo all’esilio. Ma l’attività di Freire non si arresta, e pochi anni dopo pubblica una delle sue più famose opere, “La pedagogia degli oppressi”. In questa conferenza si cercherà di presentare i principali elementi della sua teoria pedagogica, fondata sul rifiuto dell’insegnamento nozionistico e dell’autorità assoluta del docente, in favore di un’istruzione critica e collaborativa.
TitoloLe università svizzere, tra privatizzazioni e austerità
RelatoreRudi Alves, studente di sociologia all’Università di Ginevra e coordinatore del Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA).
Contattoalves.afonso98@gmail.com ; 076 401 05 98
MaterialeComputer e beamer
DescrizioneNovembre 2009, numerose università svizzere sono occupate, gli studenti si mobilitano: le conseguenze della Riforma di Bologna (attraverso cui viene riorganizzato tutto il sistema universitario europeo), il crescente intervento dell’economia privata nell’istruzione pubblica e le condizioni di studio e di lavoro dei giovani laureati sono al centro delle rivendicazioni studentesche. In questa conferenza, grazie alla visione del documentario “L’Uni è mia” prodotto dalla trasmissione Falò (RSI), si vogliono rintracciare le origini degli attuali problemi degli atenei elvetici, stretti tra una tendenza alla privatizzazione dell’università e delle politiche di austerità che escludono gli studenti meno agiati dai percorsi scolastici più prestigiosi.
TitoloI tagli nella scuola pubblica: il diritto allo studio sotto attacco
RelatoreZeno Casella, laureato in storia e già coordinatore del Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA).
Contattozenocas@bluemail.ch ; 079 839 50 32
MaterialeBeamer
DescrizioneNel corso degli anni, la scuola ticinese è stata vittima di numerose (e dolorose) misure di risparmio che hanno ridotto la qualità dell’insegnamento e il diritto allo studio. Il movimento studentesco, a fianco del corpo docente, si è mobilitato in più occasioni contro l’austerità imposta alla scuola, ottenendo in alcuni casi delle importanti vittorie. Da qualche anno possiamo dormire sonni più tranquilli, ma all’orizzonte si staglia ancora lo spettro dell’austerità: per non farci trovare impreparati, è dunque utile ritornare sull’esperienza e gli esempi del passato, ripercorrendo le principali battaglie condotte contro i tagli alla scuola pubblica in Ticino.
TitoloUn altro punto di vista sull’esercito e l’evoluzione del movimento pacifista svizzero
RelatoreFilippo Beroggi, sindacalista studentesco e membro di segreteria del Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA).
Contattofilippo.beroggi@gmail.com ; 078 699 99 27
MaterialeComputer e beamer
DescrizionePartiremo dalla nascita del movimento pacifista svizzero del primo novecento. In seguito vedremo i casi in cui l’esercito svizzero sparò sulla popolazione, uccidendo persone disarmate come nel caso dello sciopero generale del 1918 e durante la manifestazione antifascista svoltasi a Ginevra nel 1932.
Continueremo analizzando il contesto storico e il risultato della storica votazione del 1989 volta ad abolire l’esercito svizzero. L’attività si concluderà tematizzando la battaglia per la conquista del servizio civile sostitutivo ottenuta nel 1996 e della sua evoluzione fino ai giorni nostri.
Titolo“E noialtri apprendisti”, ritorno in immagini dello sciopero degli apprendisti ticinesi
RelatoreZeno Casella, laureato in storia e già coordinatore del Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA).
Contattozenocas@bluemail.ch ; 079 839 50 32
MaterialeBeamer
DescrizioneNella primavera del 1975, gli apprendisti del Centro Professionale di Trevano erano seriamente preoccupati per il loro avvenire professionale. Il 40% di loro era sicuro di non poter trovare un’occupazione al termine della formazione. Alla luce di questa consapevolezza, i giovani decisero di passare all’azione, occupando l’Aula Magna, astenendosi dalle lezioni e manifestando in pubblico allo scopo di costringere al tavolo delle trattative le associazioni padronali e i sindacati per la stesura di un nuovo contratto di tirocinio. Attraverso la visione di un documentario realizzato proprio dagli apprendisti in sciopero, ripercorreremo quei momenti di lotta per i diritti degli apprendisti
TitoloSalute mentale e scuola: uno sguardo socialmente critico al tema della depressione
RelatoreRudi Alves, studente di sociologia all’Università di Ginevra e coordinatore del Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA).
Contattoalves.afonso98@gmail.com ; 076 401 05 98
MaterialeComputer e beamer
DescrizioneNel corso degli ultimi decenni le trasformazioni che hanno interessato il mercato del lavoro – con l’affermarsi della catena di creazione del valore a livello globale e delle politiche neo-liberali – sono state profondamente incisive nella struttura delle società occidentali. In questo cambiamento strutturale, la cosiddetta terziarizzazione, la flessibilità, lo smantellamento dei meccanismi di protezione sociale, l’allungamento delle carriere formative e la “de-sincronizzazione” delle tappe di vita hanno mutato la percezione della riuscita personale e la costruzione della propria soggettività. Al contempo, dal profilo socio-culturale, le parole d’ordine come autonomia, performance, competitività, responsabilità e auto-imprenditorialità hanno conquistato un’ampia fetta del registro semantico in diversi campi della vita sociale. 
In che modo questi cambiamenti strutturali hanno interessato la scuola? Quali conseguenze sulla popolazione studentesca e giovanile? In che modo la psiche di un individuo è coinvolta da questi profondi mutamenti societari?
TitoloIl Movimento svizzero contro le armi atomiche, le marce di Pasqua e il progetto atomico elvetico: uno sguardo su una storia dimenticata
RelatoreLuca Frei, laureato in storia all’Università di Friburgo
Contattolucafrei.ortelli@bluewin.ch ; 079 415 29 91
MaterialeBeamer
DescrizioneDurante la Guerra Fredda, la Svizzera, che in teoria si voleva neutrale, effettua una scelta di campo ben precisa. Questa inclinazione per il campo occidentale si rispecchia in diversi aspetti della società e si riscontra anche nei progetti nucleari elvetici, che includono persino la volontà (per lo più mantenuta segreta, anche se con scarso successo) di sviluppare una bomba atomica. A questi progetti si opporrà una parte della popolazione svizzera, in modo particolare il Movimento svizzero contro le armi atomiche, al quale si aggiungono anche una serie di altre organizzazioni e Partiti. Attraverso questa conferenza, che si basa sulle ricerche svolte per una tesi di Bachelor presso l’Università di Friburgo, si getterà uno sguardo su questa storia per lo più oggi dimenticata.

Film

TitoloGood Bye Lenin a Berlino Est
RelatoreMassimiliano Ay, fondatore del SISA, e Giulio Micheli, autore del libro “Il muro di Berlino: una frontiera archiviata troppo rapidamente?”
Contattomaxarifay@gmail.com ; 079 374 68 80
MaterialeLettore DVD e beamer
DescrizioneIl film Good Bye Lenin (2003) ha avuto un grande successo ed è uno dei simboli della cosiddetta Ostalgie, una sorta di nostalgia collettiva per la ex-Germania dell’Est (DDR). Dopo una breve introduzione storica sulla DDR, il relatore presenterà il sistema scolastico e il rapporto dei giovani con il potere. Successivamente sarà proiettato il film a cui seguirà se desiderato dai partecipanti una discussione critica.
TitoloSbatti il mostro in prima pagina (1972)
RelatoreRudi Alves, studente di sociologia all’Università di Ginevra e coordinatore del Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA)
Contattoalves.afonso98@gmail.com ; 076 401 05 98
MaterialeLettore DVD e beamer
DescrizioneMilano, anni ’70: un omicidio a sfondo sessuale viene strumentalizzato politicamente dal quotidiano “Il Giornale”, che mira a screditare gli ambienti della sinistra durante il periodo elettorale.
Un film di grande attualità, uno spunto per discutere della “neutralità” e dell’indipendenza dell’informazione (specialmente nell’era delle cosiddette “fake news” e della disinformazione di massa).
TitoloWe want sex (2010)
RelatoreZeno Casella, laureato in storia e già coordinatore del Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA).
Contattozenocas@bluemail.ch ; 079 839 50 32
MaterialeComputer e beamer
DescrizioneIspirato a fatti realmente accaduti, il film racconta lo sciopero del 1968 di 187 operaie alle macchine da cucire della Ford di Dagenham (Londra). Costrette a lavorare in condizioni precarie per molte ore e a discapito delle loro vite familiari, le donne, guidate da Rita O’Grady, protestarono contro la discriminazione sessuale e per la parità di retribuzione. Pagate come operaie non qualificate, le lavoratrici attuarono uno sciopero che riuscì ad attirare l’attenzione dei sindacati e della collettività, trovando infine l’appoggio del ministro Barbara Castle, pronta a lottare con loro contro una legge iniqua e obsoleta.
A 50 anni di distanza dagli avvenimenti narrati dal film, è ancora estremamente utile conoscere la battaglia di queste operaie inglesi: su temi quali le disuguaglianze di genere, l’utilizzo dello sciopero come mezzo di conquista e difesa dei diritti, il ruolo del sindacato, ecc. possono fornirci alcuni attuali e preziosi spunti di discussione.
TitoloSorry we missed you (2019)
RelatoreRudi Alves, studente di sociologia all’Università di Ginevra e coordinatore del Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA)
Contattoalves.afonso98@gmail.com ; 076 401 05 98
MaterialeComputer e beamer
DescrizioneRicky, Abby e i loro due figli, l’undicenne Liza Jane e il liceale Sebastian, vivono a Newcastle e sono una famiglia unita. Ricky è stato occupato in diversi mestieri mentre Abby fa assistenza domiciliare a persone anziane e disabili. Nonostante lavorino duro entrambi si rendono conto che non potranno mai avere una casa di loro proprietà. Giunge allora quella che Ricky vede come l’occasione per realizzare i sogni familiari. Se Abby vende la sua auto sarà possibile acquistare un furgone che permetta a lui di diventare un trasportatore freelance con un sensibile incremento nei guadagni. Non tutto però è come sembra.
Il film traccia un toccante ritratto della difficile realtà del lavoro precario, sempre più diffusio anche alle nostre latitudini, con conseguenze sociali, psicologiche ed anche economiche di grandissima portata.
TitoloEn guerre (2018)
RelatoreZeno Casella, laureato in storia e già coordinatore del Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA).
Contattozenocas@bluemail.ch ; 079 839 50 32
MaterialeComputer e beamer
DescrizioneLa fabbrica Perrin, un’azienda specializzata in apparecchiature automobilistiche dove lavorano 1100 dipendenti che fa parte di un gruppo tedesco, firma un accordo nel quale viene chiesto ai dirigenti e ai lavoratori uno sforzo salariale per salvare l’azienda. Il sacrificio prevede, in cambio, la garanzia dell’occupazione per almeno i successivi 5 anni. Due anni dopo l’azienda annuncia di voler chiudere i battenti. Ma i lavoratori si organizzano, guidati dal portavoce Laurent Amédéo, per difendere il proprio lavoro.
Un’avvincente storia di lotta sindacale, che ben illustra la durezza del conflitto fra capitale e lavoro e le difficoltà cui devono far fronte degli operai in sciopero.

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