Il Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA) ha consegnato in data odierna alle diverse direzioni degli istituti medi superiori la petizione, corroborata da circa 650 firme di studenti al 4° anno, contraria alla decisione del Collegio dei direttori delle Scuole medio superiori di ridurre la durata delle gite di maturità. A suscitare il malcontento è stata la scelta in contraddizione all’attuale evoluzione sanitaria e alle necessità del corpo studentesco. A ciò bisogna aggiungere la poca trasparenza del Collegio nella comunicazione di questa decisione, nonché l’indisponibilità ad aprire un dialogo con il corpo studentesco e il sindacato studentesco per discutere della questione.
Per il SISA e il corpo studentesco, la gita di maturità rappresenta un importante momento aggregativo e di crescita personale. Questo si rende particolarmente rilevante dopo un periodo di pandemia contraddistinto da un crescente malessere psico-sociale tra i giovani, in cui l’impossibilità di poter svolgere alcune attività extra-scolastiche ha sicuramente compromesso la propria partecipazione attiva alla vita sociale. Non è assolutamente in questo modo, riducendo le gite e penalizzando gli studenti, che si lancia un messaggio incoraggiante per riprendere finalmente ad interagire, aggregarsi e ricostituire quel importante senso di comunità, compromesso dalla pandemia. Tuttavia, la gita non solo permette di fare esperienze relazionali importanti per lo sviluppo dello studente, ma per alcuni questa è tra le prime occasioni per potersi confrontare con realtà distanti da quella ticinese. Non si tratta dunque unicamente di un bisogno aggregativo, ma anche di democratizzare la possibilità di fare scoperte ed esperienze culturali fuori dai confini ticinesi ed elvetici!
Ci risulta peraltro poco comprensibile la decisione di ridurre ad una sola notte il pernottamento delle gite di maturità. L’evoluzione pandemica e la volontà prescrittiva in ambito di politica sanitaria, sia delle autorità federali che cantonali, sembrerebbero indicare un ritorno alla “normalità” con l’abolizione delle attuali norme e dispositivi in vigore: la decisione del Collegio è dunque in controtendenza all’evolversi dell’attuale situazione pandemica. In questi termini, affinché i rischi legati alla pandemia si arginino, gli allievi prossimi all’ottenimento della maturità si sono già detti disponibili ad accettare compromessi riguardo alle disposizioni di carattere sanitario da rispettare durante la gita.
In questi termini, il sindacato studentesco – corroborato dalla maggior parte degli allievi del 4° anno, che hanno firmato la petizione – rivendica un dietrofront da parte del Collegio dei direttori, attraverso il ripristino delle canoniche 5 giornate della gita di maturità e la costituzione di un tavolo negoziale con una delegazione del SISA per poter trattare le condizioni di svolgimento di queste giornate! Ripristiniamo le gite di maturità, non penalizziamo il corpo studentesco!