Il Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA) è stato fondato nel 2003, quando un gruppo di studenti, allora organizzati nel Collettivo Studentesco, decisero di dare alle lotte in difesa della scuola pubblica una struttura capace di conservare ed unire le esperienze fino ad allora accumulate dal movimento studentesco. Si tratta dell’associazione studentesca più longeva e costante del Ticino.
Perché un sindacato?
La forma che si decise di dare alla struttura fu quella del sindacato, ovvero una forma di organizzazione atta a riunire tutti gli esponenti di una fascia sociale – nel nostro caso studenti e apprendisti – con l’obiettivo di difendere i loro diritti. Un sindacato fatto dai giovani per i giovani!
Per cosa lottiamo?
Anche i giovani in formazione hanno dei diritti! È nostro diritto ricevere un’educazione consona, atta a darci gli strumenti per affrontare il futuro nel migliore nei modi e per sviluppare la nostra personalità e i nostri interessi liberamente, per poter diventare delle persone dotate di un vero spirito critico, e non dei semplici burattini nelle mani di chi vuole continuare a tirare i fili della società.
«Essere istruiti è l’unico modo per essere liberi » (José Marti)
Purtroppo la scuola, istituzione fondamentale per lo sviluppo di una società realmente democratica, è spesso minacciata dagli interessi di gruppi ristretti di persone, che vogliono tenere al guinzaglio il mondo dell’educazione per poter imporre ai giovani il loro modo di pensare, e per poter decidere – seppur in maniera astuta e spesso impercettibile – il nostro futuro. Per questo noi ci siamo battuti e ci battiamo a tutt’oggi per:
1. Agire sui problemi legati all’educazione
Infrastrutture vetuste, problemi ai riscaldamenti, presenza di amianto negli edifici, scuole frutto di speculazioni edilizie dello scorso secolo e sovraffollate, troppi allievi per classe, insufficienza di professori e di lezioni di recupero, mense scadenti appaltate ai privati, nonché le riforme scolastiche imposte dalle lobby economiche per i loro interessi sono soltanto alcuni dei problemi che minacciano l’educazione nel nostro Cantone, e naturalmente a farne le spese sono i giovani in formazione, che in tal modo vengono privati del fondamentale diritto ad uno studio all’altezza!
2. Rafforzare la democrazia nelle scuole
Anche i giovani devono poter disporre del diritto di poter dibattere ed esprimersi sui problemi che vigono nella scuola e nella società. È dunque necessario che essi possano organizzarsi per promuovere la loro opinione, per difendere ed estendere i loro diritti, e per far si, in ultima analisi, che la loro voce venga veramente ascoltata, come dovrebbe essere ovvio, essendo i principali protagonisti del mondo dell’educazione. Spazi di autodeterminazione come le Giornate Autogestite vanno difesi e sviluppati per costruire una partecipazione diretta degli studenti all’apprendimento!
3. Aprire la scuola alla società
Il SISA non si occupa soltanto delle tematiche relative l’educazione, ma approfondisce la questione giovanile chinandosi anche sulla lotta al militarismo, l’opposizione ad ogni guerra, l’ecologia, la disoccupazione giovanile, l’accessibilità ai trasporti pubblici, la necessità più spazi per i giovani et cetera.
Unisciti al SISA e difendi i tuoi diritti!
Se ritieni che le tematiche da noi trattate siano importanti, se sei interessato a partecipare, o semplicemente vuoi avere più informazioni sulle nostre attività puoi aderire al sindacato scrivendo all’indirizzo mail sindacatosisa@gmail.com, oppure contattando direttamente il responsabile sindacale della tua scuola. Puoi trovarci anche su FB!
La tessera del SISA costa soltanto un franco al mese (12 franchi annui) e ti permette di rimanere informato sulle nostre attività, nonché di usufruire dei nostri servizi di assistenza giuridica in caso di ricorso sulle valutazioni scolastiche e di passaggio dal servizio militare al servizio civile sostitutivo.
Salve, mi scade il contratto di apntepdisrato il 15 novembre 2012 (durato cinque anni) lavoro in una ditta di artigiani/commercianti di legname con meno di 15 dipendenti…vorrei sapere un paio di cose :- per lasciarmi a casa devono farmi avere una lettera formale almeno 30gg prima o sbaglio? Nel caso che non lo facciano sarei assunto automaticamente a tempo indeterminato?- nel caso che mi lascino a casa avrei diritto alla mobilite0?Grazie
Buongiorno a tutti, io sono stata assunta da un’azienda come apstendipra a settembre 2010 e sono stata licenziata prima della scadenza del contratto (prevista per il 2014) per crisi aziendale..ho fatto domanda per la disoccupazione ordinaria ma l’inps l’ha rifiutata poiche8 mi e8 stato riferito che il contratto di apstendiprato non prevede il versamento di contributi per la disoccupazione; questi sono previsti (o lo erano) SOLO per gli apprendisti che erano in possesso di tale qualifica precedentemente alla data del 29/1/2008 e che sono poi stati licenziati nel triennio successivo (2009-2010-2011)..gli altri poveri sventurati come me dovrebbero provare a chiedere la Mobilite0 Per deroga..ma visto che qui leggo tutto il contrario non so pif9 a chi dar retta!! C’e8 effettivamente qualcuno che e8 stato assunto DOPO l’entrata in vigore del suddetto decreto legislativo e che essendo stato licenziato HA AVUTO DIRITTO ALL’INDENNITA’ DI DISOCCUPAZIONE??? Altrimenti si fa solo una gran confusione!! grazie anticipatamente a chi rispondere0! Valentina.
Cari giovani
la vostra proposta è giustissima !!!!ma aggiungerei maggiori aperture dei centri giovani, anche spazi per suonare quando sono chiusi; centri di incontro da incrementare e da ultimo opporsi fermamente allo spreco di soldi per un centro chiuso a favore come ben affermate di potenziamento di educatori sul territorio; la proposta verrà discussa a breve; fate sentire la vostra voce come protagonisti alla commissione che se ne sta occupando:
Cari saluti Elisabetta Farnesi Fuchs
buona sera a tutti,
vorrei sapere a che punto è la petizione per l’accesso alla biblioteca che avete intrapreso a ottobre 2021?
Avete un contatto telefonico?
Grazie per la vostra risposta
Buona serata
Buonasera,
Il Consiglio di Stato ci ha dato una risposta a dir poco ridicola, reindirizzando le responsabilità alle autorità federali. Evidentemente hanno fatto un’interpretazione propria di quanto richiesto e non ci sorprende! Ora stiamo concentrando le nostre risorse su altre questioni che sono state ritenute prioritarie (ricordo che nel frattempo il Consiglio Federale minacciava una chiusura delle università e ci stavamo mettendo in contatto con i sindacati studenteschi d’Oltralpe, fortunatamente la proposta è rientrata): non escludiamo, a dipendenza di quanto verrà stabilito dalle autorità federali, di ritornare sul tema.
Per la segreteria del SISA,
Rudi