Il Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA) ha preso atto della nota diramata oggi dal DECS in cui critica la riforma liceale, dando di fatto ragione al nostro sindacato che per primo ha preso posizione su questa ignobile proposta federale di limitazione del diritto allo studio e di drastico aumento della selezione.
Il SISA contesta che questa presa di posizione governativa sia stata resa pubblica solo oggi, quando in realtà il DECS aveva già espresso la sua posizione – senza concertarla con nessuno! – già in data 22 dicembre 2006. E’ un ulteriore esempio di mancanza di trasparenza del governo ticinese che ha stabilito la sua posizione senza consultare nè studenti nè docenti, i quali solo grazie al SISA stano ricevendo in questi giorni maggiori informazioni.
La protesta non rientra: è in ballo una lotta di principio per la trasparenza e il dialogo, e una lotta materiale per evitare un liceo d’èlite. Settimana prossima l’opera di sensibilizzazione continuerà e la possibilità di uno sciopero rimane all’ordine del giorno.
Le ragioni della lotta sono di fatto confermate dall’intervento del prof. Diego Erba su Ticinonline del 19 gennaio in cui afferma: “Devo premettere che la posizione da noi presa nei confronti di questa piccola revisione, che tanto piccola non è, riguarda un progetto svizzero e non del canton Ticino. Abbiamo preso posizione all’intenzione della conferenza svizzera dei direttori della pubblica educazione a fine anno. Vi sono analogie tra la nostra presa di posizione inviata a fine dicembre a Berna e le osservazioni che scaturiscono da alcune rivendicazioni degli studenti”.
Anche il DECS sta riconoscendo la necessità di una battaglia nazionale che superi il nostro cantone, ci auguriamo che finalmente anche i responsabile dell’educazione ticinese possano iniziare a mobilitarsi e porsi al nostro fianco.