Il Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA), visto l’aggravarsi della situazione pandemica, ha lanciato una petizione online intitolata “COVID-19 e trasporto pubblico: più corse nelle tratte affollate!”, affinché il Consiglio di Stato ticinese intervenga al più presto per risolvere il problema dell’affollamento dei trasporti pubblici.
Dall’inizio dell’anno scolastico – come del resto anche negli anni precedenti – le studentesse e gli studenti di tutto il Cantone si spostano usufruendo del trasporto pubblico e sono giornalmente confrontate/i con situazioni spiacevoli dovute alla carenza, all’affollamento e al ritardo dei mezzi pubblici. Se in tempi normali la situazione non è ottimale, con l’arrivo della pandemia non può che essere peggiore e nonostante il problema sia ormai noto da tempo alle autorità, nessuna misura significativa è stata finora implementata.
La gravità della situazione è già stata segnalata dal SISA al Governo agli inizi di settembre, momento in cui già avanzavamo la richiesta di introdurre delle corse supplementari verso i principali centri formativi: andando di questo passo a procrastinare, il rischio è quello di accelerare ulteriormente il ritmo dei contagi e dover tornare allo scenario del confinamento. La chiusura delle scuole dello scorso marzo ha dimostrato di incrementare le diseguaglianze scolastiche e sociali: essa via dunque evitata con ogni mezzo possibile! L’obiettivo della politica in questo momento dev’essere quello di frenare i contagi, garantire la salute pubblica e impedire l’accrescere del malessere sociale. Pur non volendosi sostituire agli esperti sanitari, il sindacato studentesco trova piuttosto contraddittoria la situazione odierna: risulta infatti incomprensibile il paradosso che è venuto a crearsi con le ultime misure, secondo cui negli spazi pubblici e privati non bisogna creare assembramenti di più di cinque persone, mentre sui mezzi pubblici ci si può ritrovare ammassati in pochi metri quadrati.
Ad essere coinvolto dall’affollamento dei mezzi pubblici non è solo il corpo studentesco, bensì l’intera società: a spostarsi con il trasporto pubblico non sono infatti solo le studentesse e gli studenti, ma anche le lavoratrici e i lavoratori di diversi settori tra cui anche i professionisti della sanità, con tutti i pericoli del caso. Per questa ragione chiediamo alla popolazione ticinese di sostenere e firmare la nostra petizione affinché il Consiglio di Stato intervenga urgentemente sulla questione!
La vostra petizione va bene ma non sarà presa seriamente da chi gestisce i mezzi pubblici cantonali perché è una cosa a breve e medio termine voi dovevate fare una petizione online a lungo termine e per tutto il Canton Ticino e non solo per alcune zone del Canton Ticino(ad esempio Gambarogno Valle Leventina, Cento Valli, Valle Maggia)ecco che la cosa sarebbe presa seriamente
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