Dopo la storica vittoria dello scorso giugno (quando il parlamento cantonale ha deciso di introdurre nei regolamenti scolastici il diritto ad almeno due giornate autogestite in ogni scuola superiore), il SISA torna a fare la sua parte per sostenere l’organizzazione di questo importante momenti autodeterminazione, di partecipazione e di discussione critica nelle scuole ticinesi. Ecco dunque la nostra lista di attività per quest’anno scolastico, a cui siete tutte/i invitate/i a fare ricorso per proporre le conferenze e i cineforum che più vi interessano e che affrontano i temi che ritenete più urgenti.
Conferenze
Titolo
Studenti in sciopero: storia, documenti e filmati
Relatore
Massimiliano Ay, fondatore del Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA) e autore del libro “Sindacalismo studentesco” (InfoGiovani, 2009)
Nel nostro Cantone gli studenti sono stati spesso protagonisti di lotte importanti: scioperi studenteschi, manifestazioni, occupazioni di scuole, assemblee, ecc. Conosciamo un po’ più da vicino – anche con l’ausilio di filmati – i movimenti studenteschi ticinesi dell’ultimo decennio (e oltre): le loro rivendicazioni, i loro metodi, le loro speranze e le loro conquiste. L’attività si propone anche di presentare e discutere sull’utilità per gli studenti di sviluppare un proprio sindacato (come i lavoratori).
Titolo
La Scuola di Barbiana: un’esperienza educativa alternativa
La Scuola di Barbiana di don Milani (la cui esperienza è raccontata nel libro “Lettera a una professoressa”) era una scuola particolare, creata per accogliere i figli dei contadini caduti vittima della selezione. A Barbiana si creò una scuola senza voti e senza la paura degli espe, una “comunità auto-educante”. Don Milani era un prete scomodo, l’ideatore di una pedagogia alternativa, basata sulla libertà e sulla virtù di… disobbedire!
Titolo
Le giornate autogestite che furono
Relatore
Massimiliano Ay, organizzatore delle Giornate Autogestite al LiBe del 2001
È dal 1996 che in alcuni licei ci sono le giornate autogestite, un momento di libertà ma anche di responsabilizzazione. Come si sviluppa questo movimento e quali difficoltà ha dovuto superare per arrivare fino ad oggi? Attraverso aneddoti, documenti e filmati del passato cerchiamo di analizzare l’evoluzione dell’autogestione studentesca che negli ultimi anni è giunta anche alla SCC e al LiLu2.
Titolo
Il ’68 in Ticino: sulle tracce della contestazione studentesca
Relatore
Zeno Casella, laureato in storia e già coordinatore del Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA).
A cinquanta anni dagli avvenimenti dell’anno “cardine” del 1968, ritorniamo sulle tracce della contestazione studentesca in Ticino: una storia poco conosciuta, anche se certamente degna di nota. Attraverso le immagini e i documenti originali dell’epoca ripercorreremo le principali lotte studentesche ticinesi dal 1968 al 1977 (segnate da occupazioni, sgomberi di polizia, negoziazioni e cortei di protesta), discutendone le rivendicazioni, le forme d’organizzazione e i risultati.
Titolo
Massificata e mercificata: come è cambiata la scuola
Relatore
Rudi Alves, studente di sociologia all’Università di Ginevra e coordinatore del Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA)
Contatto
alves.afonso98@gmail.com ; 076 401 05 98
Materiale
Beamer
Descrizione
A partire dalla fine della seconda guerra mondiale, l’istruzione nei paesi occidentali è stata oggetto di profondi e radicali mutamenti, che hanno determinato l’attuale impostazione dei sistemi scolastici europei. In particolare, si ripercorreranno i decenni successivi al secondo dopoguerra (durante i quali la scuola pubblica venne sostanzialmente ampliata e innovata, dando luogo alla “massificazione degli studi”) e quelli più recenti, dagli anni ’80 ai giorni nostri (dove il diritto allo studio è sempre più minacciato da austerità e privatizzazioni).
Titolo
La guerra civile spagnola e i combattenti ticinesi nelle brigate internazionali: storia e testimonianze
Relatore
Levi Morosi, laureato in storia all’Università di Friborgo
Contatto
levi.morosi@unifr.ch ; 079 630 05 52
Materiale
Beamer
Descrizione
Questa conferenza vuole promuovere la conoscenza di un conflitto di cui si parla poco, malgrado abbia contribuito al rafforzamento dei regimi fascisti, in vista dello scoppio della seconda guerra mondiale. Il secondo motivo d’interesse verso questo tema, forse il più importante, è quello di valorizzare una pagina molto poco conosciuta dell’antifascismo ticinese. Dopo l’inizio della guerra di Spagna, infatti, circa un’ottantina di ticinesi si recarono nella Penisola iberica per combattere contro l’autoritarismo di destra: ciononostante, tornati in patria, vennero in molti casi rinchiusi in galera e marginalizzati. La loro storia non deve essere dimenticata.
Titolo
Paulo Freiree la “pedagogia degli oppressi”
Relatore
Zeno Casella, laureato in storia e già coordinatore del Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA).
Brasile, primi anni ’60: il professore universitario Paulo Freire organizza delle scuole popolari per insegnare a leggere e scrivere ai contadini e agli operai analfabeti che popolano le regioni più povere del paese. La sua attività a favore dei più deboli gli valgono la persecuzione da parte delle autorità militari che governano il Brasile dopo il 1964, costringendolo all’esilio. Ma l’attività di Freire non si arresta, e pochi anni dopo pubblica una delle sue più famose opere, “La pedagogia degli oppressi”. In questa conferenza si cercherà di presentare i principali elementi della sua teoria pedagogica, fondata sul rifiuto dell’insegnamento nozionistico e dell’autorità assoluta del docente, in favore di un’istruzione critica e collaborativa.
Titolo
Le università svizzere, tra privatizzazioni e austerità
Relatore
Rudi Alves, studente di sociologia all’Università di Ginevra e coordinatore del Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA)
Contatto
alves.afonso98@gmail.com ; 076 401 05 98
Materiale
Computer e beamer
Descrizione
Novembre 2009, numerose università svizzere sono occupate, gli studenti si mobilitano: le conseguenze della Riforma di Bologna (attraverso cui viene riorganizzato tutto il sistema universitario europeo), il crescente intervento dell’economia privata nell’istruzione pubblica e le condizioni di studio e di lavoro dei giovani laureati sono al centro delle rivendicazioni studentesche. In questa conferenza, grazie alla visione del documentario “L’Uni è mia” prodotto dalla trasmissione Falò (RSI), si vogliono rintracciare le origini degli attuali problemi degli atenei elvetici, stretti tra una tendenza alla privatizzazione dell’università e delle politiche di austerità che escludono gli studenti meno agiati dai percorsi scolastici più prestigiosi.
Film
Titolo
Good Bye Lenin a Berlino Est
Relatore
Massimiliano Ay, fondatore del SISA, e Giulio Micheli, autore del libro “Il muro di Berlino: una frontiera archiviata troppo rapidamente?”
Il film Good Bye Lenin (2003) ha avuto un grande successo ed è uno dei simboli della cosiddetta Ostalgie, una sorta di nostalgia collettiva per la ex-Germania dell’Est (DDR). Dopo una breve introduzione storica sulla DDR, il relatore presenterà il sistema scolastico e il rapporto dei giovani con il potere. Successivamente sarà proiettato il film a cui seguirà se desiderato dai partecipanti una discussione critica.
Titolo
L’attimo fuggente (1989)
Relatore
Zeno Casella, laureato in storia e già coordinatore del Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA).
1959: il professor John Keating inizia ad insegnare letteratura presso il grigio e restrittivo collegio maschile Welton, adottando un metodo d’insegnamento del tutto originale e entusiasmante, del tutto differente da quello dominante. Il film permette di sviluppare alcune interessanti riflessioni sull’atttuale modo di fare scuola e su come, se possibile, migliorarlo: di tutto questo si potrà discutere al termine della proiezione.
Titolo
Sbatti il mostro in prima pagina (1972)
Relatore
Rudi Alves, studente di sociologia all’Università di Ginevra e coordinatore del Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA)
Contatto
alves.afonso98@gmail.com ; 076 401 05 98
Materiale
Lettore DVD e beamer
Descrizione
Milano, anni ’70: un omicidio a sfondo sessuale viene strumentalizzato politicamente dal quotidiano “Il Giornale”, che mira a screditare gli ambienti della sinistra durante il periodo elettorale. Un film di grande attualità, uno spunto per discutere della “neutralità” e dell’indipendenza dell’informazione (specialmente nell’era delle cosiddette “fake news” e della disinformazione di massa).
Titolo
We want sex (2010)
Relatore
Zeno Casella, laureato in storia e già coordinatore del Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA).
Ispirato a fatti realmente accaduti, il film racconta lo sciopero del 1968 di 187 operaie alle macchine da cucire della Ford di Dagenham (Londra). Costrette a lavorare in condizioni precarie per molte ore e a discapito delle loro vite familiari, le donne, guidate da Rita O’Grady, protestarono contro la discriminazione sessuale e per la parità di retribuzione. Pagate come operaie non qualificate, le lavoratrici attuarono uno sciopero che riuscì ad attirare l’attenzione dei sindacati e della collettività, trovando infine l’appoggio del ministro Barbara Castle, pronta a lottare con loro contro una legge iniqua e obsoleta. A 50 anni di distanza dagli avvenimenti narrati dal film, è ancora estremamente utile conoscere la battaglia di queste operaie inglesi: su temi quali le disuguaglianze di genere, l’utilizzo dello sciopero come mezzo di conquista e difesa dei diritti, il ruolo del sindacato, ecc. possono fornirci alcuni attuali e preziosi spunti di discussione.
Titolo
Sorry we missed you (2019)
Relatore
Rudi Alves, studente di sociologia all’Università di Ginevra e coordinatore del Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA)
Contatto
alves.afonso98@gmail.com ; 076 401 05 98
Materiale
Computer e beamer
Descrizione
Ricky, Abby e i loro due figli, l’undicenne Liza Jane e il liceale Sebastian, vivono a Newcastle e sono una famiglia unita. Ricky è stato occupato in diversi mestieri mentre Abby fa assistenza domiciliare a persone anziane e disabili. Nonostante lavorino duro entrambi si rendono conto che non potranno mai avere una casa di loro proprietà. Giunge allora quella che Ricky vede come l’occasione per realizzare i sogni familiari. Se Abby vende la sua auto sarà possibile acquistare un furgone che permetta a lui di diventare un trasportatore freelance con un sensibile incremento nei guadagni. Non tutto però è come sembra. Il film traccia un toccante ritratto della difficile realtà del lavoro precario, sempre più diffusio anche alle nostre latitudini, con conseguenze sociali, psicologiche ed anche economiche di grandissima portata.
Titolo
En guerre (2018)
Relatore
Zeno Casella, laureato in storia e già coordinatore del Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA).
La fabbrica Perrin, un’azienda specializzata in apparecchiature automobilistiche dove lavorano 1100 dipendenti che fa parte di un gruppo tedesco, firma un accordo nel quale viene chiesto ai dirigenti e ai lavoratori uno sforzo salariale per salvare l’azienda. Il sacrificio prevede, in cambio, la garanzia dell’occupazione per almeno i successivi 5 anni. Due anni dopo l’azienda annuncia di voler chiudere i battenti. Ma i lavoratori si organizzano, guidati dal portavoce Laurent Amédéo, per difendere il proprio lavoro. Un’avvincente storia di lotta sindacale, che ben illustra la durezza del conflitto fra capitale e lavoro e le difficoltà cui devono far fronte degli operai in sciopero.