Se ne dicono tante sul Venezuela e su quanto sia un paese povero, dittatoriale, che Nicholas Maduro sia il male sceso in terra per opprimere il popolo venezuelano, e via dicendo. I media occidentali si dimenticano però sempre di menzionare, oltre agli errori, anche i pregi e le vittorie del governo venezuelano.
A noi studenti svizzeri è chiaro quanto possa essere economicamente dispendioso procurarci il materiale di studio: libri, computer, programmi informatici. Nonostante gli sconti studenti offerti da qualche scuola e da qualche azienda, non si può proprio dire che i supporti di studio ci vengano regalati. Questa situazione si riflette poi sulle famiglie e sugli studenti stessi, con i benestanti che potranno permettersi comodamente di comprare tutte le apparecchiature tecnologiche necessarie per gli studi e i lavori della figlia o del figlio, e dall’altra parte con chi tira la cinghia, che dovrà accontentarsi (se riesce) di un solo computer per famiglia, magari anche scarso e limitato.
In Venezuela, invece, l’universalità dell’educazione è presa seriamente dal governo, con varie misure a sostegno della popolazione per garantire un’educazione accessibile in tutti gli angoli del paese allo stesso modo. Negli ultimi anni il governo di Maduro ha regalato più di 4 milioni di computer e oltre 100 milioni di libri di testo tecnologici agli studenti di tutto il paese. 20.000 scuole hanno ricevuto nuove attrezzature informatiche e 7 alunni su 10 hanno avuto la possibilità di ricevere il proprio computer personale (leggi qui).
Il sistema operativo utilizzato è un derivato di Linux, open source e quindi gratuito e modificabile a piacimento, chiamato “Canaima”. È stato creato su commissione del governo venezuelano a seguito di un decreto che affermava la nencessità di implementare software liberi e open source nell’amministrazione pubblica.
Queste consapevoli scelte a favore di un migliore sistema educativo permettono a centinaia di migliaia di bambini e ragazzi venezuelani di studiare ogni giorno al pari degli altri. Forse abbiamo qualcosa da imparare anche da chi ogni giorno vorremmo pensare sia peggio di noi in tutto.
Samuel Iembo
Questo articolo è apparso nell’8° numero de L’Altrascuola (speciale coronavirus), pubblicato nel maggio 2020. Leggi qui il numero integrale.