Il Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA) ha preso atto con profonda delusione dell’approvazione della nuova griglia oraria del Liceo da parte del Consiglio di Stato. Malgrado la modifica del piano orario avesse sollevato un acceso dibattito negli scorsi mesi, con questa decisione il governo preclude ogni ulteriore spazio di confronto su di esso: benché fosse a conoscenza dell’esistenza di una petizione, lanciata a dicembre dal sindacato studentesco, che ne richiedeva la sospensione, l’esecutivo cantonale non ha nemmeno atteso che venissero consegnate le firme per prendere la sua decisione!
L’approvazione della nuova griglia oraria ci delude e sconcerta poiché, vista l’attuale emergenza sanitaria, ritenevamo che il Dipartimento e il Governo avessero altre priorità, come assicurare l’insegnamento a distanza e garantire in tal modo il diritto allo studio dei giovani ticinesi. In questa fase, questa è peraltro la principale preoccupazione del SISA, impegnato a monitorare la situazione e ad avanzare proposte volte a tutelare i diritti di studenti ed apprendisti (si veda a tal proposito il nostro comunicato del 14 marzo scorso). L’agire del Consiglio di Stato, il cui impegno nel fronteggiare la diffusione della pandemia raccoglie tutto il nostro sostegno, ci appare dunque in questo frangente profondamente antidemocratico: approfittando dell’impossibilità del sindacato studentesco di terminare la propria raccolta firme e di depositare la petizione alla Cancelleria dello Stato, si impedisce un sereno e libero dibattito sulle politiche scolastiche che esulano dall’attuale crisi sanitaria. Ricordiamo a tal proposito che praticamente nessuna delle nostre osservazioni e delle nostre critiche relative alla nuova griglia è stata presa in considerazione dal DECS, che continua ad opporsi ad un maggior coinvolgimento delle associazioni di categoria, ad un riequilibrio fra i diversi settori di studio in favore delle scienze umane, al ripristino dei corsi facoltativi tagliati nel 2015, all’apertura di un dibattito sul carattere generalista degli studi liceali, ecc.
Non potendo purtroppo far altro che prendere atto dell’entrata in vigore del nuovo piano orario a partire da settembre 2020, il SISA si attende dei chiarimenti e dei correttivi sui seguenti punti (già da tempo noti al DECS, con il quale ci aspettiamo di poter affrontare direttamente la questione a crisi terminata):
- Garanzie sul carico di lavoro degli studenti: pretendiamo l’introduzione di appositi spazi durante le lezioni per il lavoro individuale (più ore di scuola non possono equivalere a più compiti a casa!) e di una direttiva cantonale che limiti a 3 il numero di verifiche e interrogazioni alla settimana.
- Più lezioni di recupero e ripetizioni: per evitare un sovraccarico di lavoro per gli studenti, occorre aumentare le lezioni di recupero in tutte le materie, assicurandone l’omogeneità sul territorio (non si può più lasciare tutto alla buona volontà dei docenti e delle direzioni scolastiche: il DECS deve garantire lo svolgimento delle ripetizioni in ogni istituto, fornendo le adeguate risorse finanziarie allo scopo).
- Limitare le conseguenze della soppressione del carattere propedeutico del primo anno: per evitare che la scelta dell’indirizzo in quarta media si trasformi in una maggiore selezione sociale ad unico vantaggio degli allievi benestanti, occorre prevedere fin da subito dei percorsi di accompagnamento per gli studenti che volessero sostenere l’esame integrativo di fisica alla fine del primo anno (materiale didattico, lezioni di recupero, prove d’esame, ecc.)
- Impedire la deriva utilitarista e professionalizzante dell’informatica: la nuova materia prevista nel nuovo piano orario non deve e non può divenire un laboratorio professionale volto allo sviluppo di competenze spendibili unicamente sul mercato del lavoro, ma deve fornire le conoscenze scientifiche e i saperi critici necessari a relazionarsi con coscienza con le nuove tecnologie (non vogliamo essere addestrati ad usare Word o Powerpoint, vogliamo capire i pericoli e le opportunità della digitalizzazione!)
- Abrogazione del limite di bocciature: riteniamo che questo inaccettabile strumento di selezione, che avevamo criticato già in occasione della sua introduzione nel 2015, debba essere abrogato o quantomeno sospeso per i primi anni di sperimentazione della nuova griglia oraria. Gli studenti non devono pagare le conseguenze dei difetti del nuovo piano orario!