Un’indagine di mercato pubblicata oggi ha rivelato che gli utenti dei treni Tilo (Ticino-Lombardia) sono generalmente soddisfatti dal servizio offerto. Sono sempre di più, infatti, le persone che decidono di effettuare i loro spostamenti con il mezzo pubblico, di pari passo con il potenziamento dell’offerta: quanti anni, però, per far passare il concetto, anche tra buona parte di una classe politica non propriamente lungimirante! Il Sindacato Indipendente degli Studenti e Appendisti (SISA) si batte da anni per l’accessibilità ai trasporti pubblici, attraverso richieste di attenzione verso le zone più discoste – ancora troppo escluse – e proposte per stimolarne l’accessibilità, come la gratuità del servizio per giovani in formazione.
Qualche deficit, però, è stato comunque registrato: il riferimento particolare, sottolineato anche nell’indagine in questione, è relativo la mancanza di posti a sedere, soprattutto nelle ore di punta. Si tratta di una problematica ben nota ai passeggeri dei TiLo, spesso costretti a stringersi, viaggiando in piedi, con tutte le difficoltà del caso in cui possono incorrere soprattutto gli anziani e le persone disabili. Tutto ciò mentre il vagone della prima classe rimane spesso e volentieri vuoto, inducendo molti a chiedersi che senso abbia ciò.
A tal proposito il SISA si domanda se non sarebbe più razionale – anche sotto il profilo economico – sopprimere la prima classe, e renderla dunque accessibile allo stesso prezzo della seconda, liberando in tal modo dello spazio utile, e risparmiando così sull’acquisto di diverse nuove carrozze. Le previsioni rivelano che entro il 2030 si registrerà un aumento del 60% dei passeggeri. Un dato, questo, che rende ancor più necessaria una riflessione in questo senso.
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