Nell’ambito del servizio di consulenza ai coscritti offerto dal nostro sindacato siamo venuti a conoscenza di una situazione di abuso di potere all’interno della caserma di Coira ai danni delle reclute alla seconda settimana di addestramento. Abbiamo ritenuto quindi doveroso fornire i dettagli a noi noti alle autorità militari affinché intervengano contro i graduati coinvolti.
Concretamente oltre ai metodi pseudo-educativi del genere “domani vi faccio morire” con annessa punizione collettiva per un banale alterco individuale durante una libera uscita e minacce alle reclute al fine di mettere tutto a tacere e non reclamare presso gli ufficiali per gli atteggiamenti sconvenienti dei sergenti, ci risulta che una recluta sia stata costretta a correre seminuda in caserma davanti a tutti durante la notte fra mercoledì e giovedì della scorsa settimana. Una tale umiliante “sanzione” non è prevista da alcun regolamento militare ed è dunque illegale!
Non è la prima volta che fatti del genere, caratterizzabili come nonnismo, avvengono durante le scuole reclute. In passato sono stati denunciati casi anche più gravi con feriti, a dimostrazione che il servizio offerto dal SISA è necessario e che l’esercito non sta prestando sufficiente attenzione a questi problemi. Casi simili sono intollerabili e necessitano l’intervento deciso delle autorità preposte, affinché sia aperta un’inchiesta verso i sergenti in questione, evidentemente inadatti al comando, affinché non possano più commettere abusi ai danni dei coscritti e si rompa finalmente il muro di omertà a tutto vantaggio della credibilità delle stesse forze armate e della certezza del diritto.