Il Sindacato Indipendente degli Studenti e degli Apprendisti (SISA) invita a non firmare l’iniziativa popolare “Educazione Civica, alla Cittadinanza e alla Democrazia Diretta”, con la quale si chiede di far diventare l’educazione civica una lezione vera e propria. Il SISA è contrario all’introduzione di ore supplementari a tale scopo, considerando che le griglie orarie sono già soggette a diverse problematiche in termini di qualità dell’offerta formativa e di ampiezza di quest’ultima, causate non soltanto dalla mancanza di capacità di proporre una didattica al passo coi tempi, ma anche dai continui, dannosi tagli al monte ore promossi in passato dal governo, con buona pace di materie veramente importanti come le lezioni di recupero.
ll SISA non nega certo che la civica sia attualmente insegnata male, ma va comunque mantenuta all’interno delle singole lezioni, quali storia e geografia alle scuole medie, e storia, geografia, filosofia, ed economia e diritto nei licei. Tuttavia la didattica, prettamente nozionistica e molto poco partecipativa, presente tutt’oggi a scuola renderebbe totalmente inutile una lezione del genere in quanto lo scopo di riavvicinare i giovani alla politica dipende dall’aumento del loro senso critico. Cosa che non può avvenire attraverso una didattica cattedratica, nozionista e poco partecipativa, come scritto sopra: delle lezioni del genere avrebbero al massimo l’effetto di aumentare l’insofferenza dei giovani nei confronti della politica.
Non va inoltre dimenticato che la componente politica che rappresenta il comitato d’iniziativa è in gran parte legata a coloro che da anni propongono tagli al mondo della scuola, e con molta probabilità faranno lo stesso con il Preventivo 2014, per il quale già si parla di tagli alle borse di studio. A fronte di queste posizioni, come pensano costoro di poter anche proporre l’inserimento di nuove ore scolastiche? l’inserimento della civica sarà a scapito di altri corsi? Sicuramente qualche materia umanistica. Il SISA ritiene pertanto questo progetto fortemente incoerente.
Portando infine il discorso su dei caratteri generali, il SISA ricorda che da sempre difende un modello di scuola bilanciato, che consideri come fondamentali le scienze umane e che non si lasci cadere nel buco nero in cui porta una scuola orientata unicamente alle materie scientifiche – senza nulla voler toglier a quest’ultime – come accaduto con la recente Kleine Revision. Per migliorare la sensibilità civica comune, vanno pertanto contrastate la selezione sociale, la mercificazione dell’insegnamento, il nozionismo, HarmoS e i tagli al bilancio scolastico, sviluppando e generalizzando la capacità di porsi in maniera critica verso la società. Presupposto fondamentale quest’ultimo, lo ribadiamo, per riavvicinare le nuove generazione alla partecipazione alla cosa pubblica.
28 aprile 2013.
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