Il SISA ha lanciato, in collaborazione con le associazioni magistrali, un’iniziativa di boicottaggio della giornata di vacanza concessa ai docenti per il 23 marzo 2016. Qui di seguito potete trovare varie informazioni relative a questa giornata di protesta, o, come è già stata soprannominata, di “sciopero al contrario”.
Documenti scaricabili (file PDF):
- Manifesto per una giornata dell’#altrascuola
- 23 marzo – Programma: alcuni spunti per una giornata di discussione e di protesta
- Manifesto in difesa della qualità della scuola – Comitato di coordinamento delle scuole
- Volantino “Flashmob per un’#altrascuola”
Guarda il video della giornata di protesta:
Guarda le foto scattate durante la manifestazione:
Che cosa chiediamo?
Il 23 marzo è una giornata di scuola che ci è stata tolta dal governo per motivi finanziari: questo è inaccettabile!
Dopo ormai 20 anni di risparmi nella scuola pubblica, questa è la goccia che ha fatto traboccare il vaso: è ora di dire basta!
Per questo invitiamo tutti gli studenti a recarsi a scuola il 23 marzo, per un vero e proprio “sciopero al contrario”, per dimostrare alla classe politica e all’opinione pubblica che noi non ci stiamo più.
Tuttavia, la scuola così com’è impostata oggi, non rispecchia ancora il modello ideale di scuola che vorremmo vivere tutti i giorni: nessuno di voi ha mai detto “che palle, anche oggi devo andare a scuola”? Probabilmente vi siete risposti da soli.
Per questo chiediamo che la giornata del 23 marzo venga usata per discutere e approfondire le problematiche presenti nella scuola ticinese del 2016, dopodiché sarà importante comunicare le nostre proposte di soluzioni verso l’esterno!
Infine, a Bellinzona verrà organizzata una manifestazione di protesta che terminerà di fronte a Palazzo delle Orsoline, sede del governo, dove potremo gridare il nostro dissenso e far vedere al Ticino che gli studenti vogliono un’#altrascuola e che non sopporteranno più altri risparmi sulle loro teste!
Il “Manifesto per una giornata dell#altrascuola”
In questo documento vengono analizzati i motivi della nostra opposizione a questa giornata di vacanza supplementare e si inizia a delineare la proposta di boicottaggio della giornata stessa.
Il SISA invita le assemblee degli studenti di tutte le scuole ticinesi a sottoscrivere il presente manifesto e a mettersi in contatto con il sindacato per coordinare le varie iniziative di protesta nelle singole sedi.
Ecco qui di seguito i file di 2 documenti inerenti il Manifesto:
– PDF “Manifesto per una giornata dell’#altrascuola”
– PDF “Sintesi del Manifesto per una giornata dell’#altrascuola”
Il programma: alcuni spunti per una giornata di discussione e di protesta
Per dare qualche spunto concreto per la realizzazione della giornata, è stato redatto un programma in cui vengono presentati alcuni spunti su attività e modalità con cui organizzare la manifestazione di protesta.
Invitiamo tutti gli organismi preposti all’organizzazione della giornata a leggere questo documento e a discutere delle proposte ivi contenute, tra cui varie attività di discussione e approfondimento che il SISA è disponibile ad organizzare in prima persona nelle scuole interessate.
Qui di seguito potete trovare il file PDF del programma.
Ma questi famosi “tagli”, cosa sono?
Sabato 16 gennaio il SISA ha organizzato un seminario sul tema della riduzione del finanziamento della scuola pubblica. Qui di seguito potete trovare parte del materiale presentato nel corso della conferenza:
Evoluzione dei tagli alla scuola pubblica in Ticino
Presentazione di vari dati sull’evoluzione della spesa per l’istruzione in Ticino e lo stato del sistema scolastico cantonale.
Sulla base dei dati presentati, è stato anche redatto un documento in cui vengono descritte le principali misure di risparmio degli ultimi 20 anni e in cui si analizza la tendenza in atto in Ticino:
Analizzando i vari dati statistici riguardanti la scuola ticinese, comparati con quelli degli altri cantoni svizzeri, emerge un quadro inquietante: il Ticino è in fondo alla classifica per la spesa per l’istruzione per abitante, così come in vari altri indicatori che concernono la qualità della scuola (numero di allievi per classe, ecc.).
Questa situazione è frutto di 20 anni di politiche risparmiste nella scuole, che producono varie gravi conseguenze a livello economico, sociale e democratico: vediamo come!