L’assemblea generale del Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA), riuntasi in data 3 dicembre 2016 a Lugano, si è occupata dell’agenda politico-sindacale dell’anno scolastico in corso, identificando alcune tematiche sulle quali concentrarsi e rimarcando l’importanza del lavoro sul territorio, caratterizzato da una presenza costante e capillare nelle scuole e sui posti di lavoro.
Nel corso della seduta è stata approvata una risoluzione relativa all’imminente votazione sulla riforma della fiscalità delle imprese. Quest’ultima, a nostro avviso, rappresenta un’ulteriore grave contraddizione della linea politica adottata dalla classe dirigente, ticinese e non. Dopo aver promosso una manovra di rientro finanziario di quasi 200 milioni di franchi, andata ad indebolire ulteriormente lo Stato sociale in svariati ambiti (dalla socialità alla scuola, passando per il servizio pubblico), oggi questa viene a chiederci di regalarne diverse altre decine a chi dalla crisi ne ha addirittura guadagnato.
Prima di avventurarsi in nuove concessioni unilaterali a favore delle imprese e dei redditi elevati, chiediamo che ci venga restituito tutto quanto ci è stato tolto negli scorsi decenni (con tagli alle borse di studio, riduzioni dell’offerta formativa, aumento delle spese a carico delle famiglie, ecc.) e che vengano assicurati i diritti sociali della popolazione (diritto allo studio in primis). Il “Patto di Paese” che il governo ticinese intende propinare alla popolazione non è quindi altro che la beffa che accompagna il danno causato dall’ulteriore disparità sociale provocata dalle prime ondate di sgravi fiscali dell’”amministrazione Vitta”… Prima anche solo di parlarne, ci dovete indietro parecchio!
Il SISA, guidato dai riconfermati coordinatori Luca Robertini e Zeno Casella, rinnova quindi il suo impegno nell’organizzare ed (in)formare i giovani studenti ed apprendisti ticinesi, in un’ottica di opposizione alla preoccupante evoluzione del mondo della scuola e del lavoro nel nostro Cantone.
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