Il Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA) ha preso atto con prudente soddisfazione dei risultati raggiunti ieri dalla Conferenza nazionale contro la povertà. Confederazione, Cantoni e Comuni si sono infatti impegnati a “promuovere le opportunità educative dei bambini provenienti da famiglie socialmente svantaggiate” e a “fornire ai genitori un accompagnamento e un sostegno di qualità”, con l’obiettivo di intervenire preventivamente contro la povertà fin dai primi anni di vita dei cittadini.
La situazione in Ticino è peraltro sensibilmente più grave rispetto al resto della Svizzera: i dati più recenti (2014) ci mostrano come i tassi di povertà (CH: 6.5%; TI: 15%) e di rischio di povertà (CH: 13.5%; TI: 28%) sono mediamente il doppio di quelli nazionali. Possiamo quindi supporre che se in Svizzera un minorenne su 6 è a rischio di povertà, in Ticino questo rapporto dovrebbe avvicinarsi a ben uno su 3!
A fronte di questo profondo disagio sociale, le autorità cantonali non hanno però previsto gli adeguati interventi che permettessero di sostenere le famiglie in difficoltà e di tutelare i bambini e i ragazzi socialmente svantaggiati. Da un lato, gli asili nido e i diversi sistemi di custodia nella prima infanzia restano un privilegio riservato alle famiglie benestanti (delle economie domestiche con un reddito inferiore a 6’000 CHF, circa 3 su 5 non fanno capo ad alcuna custodia esterna), in conseguenza della scarsa partecipazione finanziaria di Cantone e Comuni, che scaricano buona parte dei costi sulle rette (e dunque sulle famiglie). Dall’altro, i servizi parascolastici (doposcuola e orario prolungato) nelle scuole pubbliche ticinesi non solo non sono stati ampliati, ma hanno addirittura subito delle riduzioni (nelle scuole medie l’offerta è calata del 15% tra il 2006 e il 2011).
Vista la dichiarazione d’intenti della Conferenza nazionale, che chiama Cantoni e Comuni ad occuparsi di questa grave problematica, il SISA richiede pertanto al Consiglio di Stato ticinese di mettere a punto un pacchetto di misure che permetta di migliorare “l’accompagnamento e il sostegno ai genitori in difficoltà”. Tra queste suggeriamo:
- un ampliamento della rete pubblica di asili nido (prendendo in considerazione la cantonalizzazione di alcune strutture);
- un sensibile aumento dei sussidi cantonali per la frequenza di una struttura di custodia per la prima infanzia;
- un considerevole aumento dei servizi parascolastici (mense, doposcuola e orari prolungati) in ogni ordine della scuola dell’obbligo, ponendo come regola generale il diritto di ogni studente a consumare un pasto ad un prezzo socialmente sostenibile nella propria scuola (o in una struttura nelle vicinanze) e a frequentare un’attività extrascolastica gratuita in ogni giorno scolastico regolare;
- l’introduzione di lezioni di sostegno e di assistenza allo studio in ogni ordine scolastico, preferibilmente nella forma di attività parascolastica gratuita.