Il 5 giugno si verrà chiamati ad esprimersi sull’iniziativa popolare “Rafforziamo la scuola media – Per il futuro dei nostri giovani”, lanciata dalla VPOD-Docenti e sostenuta tra gli altri anche dal Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA).
Le modifiche di legge proposte nel testo in votazione hanno il pregio di introdurre una serie di condizioni minime che dovrebbero venir garantite in tutte le scuole medie del Cantone, rafforzandone in modo importante la democraticità e la qualità. Varie sono le misure che il SISA ritiene particolarmente efficaci: la gratuità del materiale scolastico e del trasporto per gli allievi; la generalizzazione delle mense e dei doposcuola per l’aiuto allo studio e per altre attività (i quali devono essere accessibili alle famiglie con redditi bassi); la riduzione a 20 del numero massimo di allievi per classe; ecc.
Per rispondere alla principale critica mossa all’iniziativa, ossia alla validità del (contro) progetto “La scuola che verrà”, ci permettiamo di formulare questa considerazione: le varie misure contenute nell’iniziativa popolare hanno il vantaggio di essere degli interventi tangibili, concreti e di comprovata efficacia (come affermava del resto anche il Consiglio di Stato nel vicino 2012, in merito al numero di allievi per classe) che riuscirebbero indubbiamente a ridurre la selezione sociale nella scuola media (ancora particolarmente rilevante, come si evince dai dati riguardo ai livelli A e B). Il progetto di riforma del DECS invece, si compone di tutta una serie di proposte sulla cui utilità sussistono ancora vari dubbi e ombre, dal momento che gli effetti suscitati potrebbero essere addirittura opposti a quelli auspicati.
La scelta che si pone all’elettore è quindi la seguente: scegliere un’iniziativa che assicurerebbe dei servizi certamente efficaci (la stessa esperienza di genitore o allievo dovrebbe bastare a confermarglielo) o un progetto di riforma ancora in via di sviluppo, che propone vari interventi della cui adeguatezza non si è assolutamente certi.
Per il SISA la risposta è ovvia e invitiamo quindi tutte le elettrici e tutti gli elettori a sostenere il SÌ all’iniziativa nelle urne, per una scuola media equa e di qualità!
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